Benvenuto sul mio sito. Sono Pippi Mellone e sono sindaco protempore della città di Nardò. Sono stato eletto sindaco il 19 Giugno 2016, alla guida di una coalizione trasversale ( 50,28%). Poco più di cinque anni dopo, il 4 ottobre del 2021, ancora una volta alla guida di una coalizione civica trasversale ed estranea ai partiti tradizionali (Pd, Italia Viva, Forza Italia ecc.), sono stato riconfermato alla guida della città. Tre neretini su quattro, già al primo turno, hanno scelto di continuare la mia rivoluzione gentile, operosa e verde e mi hanno tributato un incredibile consenso del 74,08%. Si tratta del risultato più alto d'Italia in una città con oltre 15.000 abitanti". |
SECOLO D'ITALIA > POLITICA - di Eleonora Guerra Civico, considerato vicino a CasaPound* e in ottimi rapporti con il governatore Pd della Puglia Michele Emiliano. È Pippi Mellone, il sindaco di Nardò che è stato riconfermato con una percentuale della quale lui stesso ha detto che «ci ha fatto arrossire»: il 74,08%. Mellone, classe 1985, formatosi negli ambienti della destra rautiana, è a suo modo un “caso”, proprio per questo anomalo profilo trasversalissimo, che è arrivato alla ribalta nazionale dopo il discusso endorsement del governatore pugliese in campagna elettorale. Perché Emiliano sarà pure un dem eretico, ma è pur sempre un dem. Pippi Mellone riconfermato col 75% dei votiDi se stesso Mellone, che in questa città del Salento da oltre 30mila abitanti ha stracciato il giallorosso Carlo Falangone, lasciandolo al 15,02%, dice di essere «assolutamente civico». «Sicuramente il lavoro di questi anni, soprattutto in termini di opere pubbliche ha premiato tantissimo», ha detto il sindaco di Nardò, intervistato dall’Adnkronos. «Abbiamo asfaltato oltre 150 strade comunali, recuperato aree delle periferie, realizzato impianti sportivi, scuole e le piste ciclabili. Motivi di soddisfazione per i cittadini non sono mancati. La percentuale – ha commentato – ci ha fatto arrossire, di questo non smetto di ringraziare i miei concittadini».
«L’ottimismo non porta mai a immaginare numeri di questo tipo. Eravamo ottimisti e sereni per il lavoro svolto in questi cinque anni, ma mai ci saremmo immaginati di conquistarci la fiducia dei tre quarti dei neretini», ha proseguito Pippi Mellone, non rinnegando il rapporto di collaborazione con l’ente Regione. «Il nostro contributo al buon governo della Regione – ha rivendicato – lo abbiamo dato e ne siamo fieri. Dell’imbarazzo degli altri mi interessa ben poco, noi abbiamo una sintonia assoluta con il presidente Emiliano che è innanzitutto umana, caratteriale e poi amministrativa».
Le collaborazioni al di là degli steccati con la Regione, ha aggiunto, la collaborazione continua e, in particolare, sulla questione degli impianti di depurazione, molto sentita dal territorio, «abbiamo individuato, di concerto, una soluzione che finalmente non prevede lo scarico a mare. Era una soluzione antiquata soprattutto in un’area come la nostra, con 27 chilometri, nella quale abbiamo conquistato nel 2021 sia le Cinque Vele che la Bandiera Blu». L’appoggio di Emiliano che ha mandato fuori di testa il Pd. Dunque, l’esperimento Nardò si basa sulla concretezza amministrativa. La stessa che è stata alla base della dichiarazione d’appoggio di Emiliano a Mellone, che tanto ha indignato il Pd che ha parlato, tra l’altro, di «comportamento inqualificabile e da censurare senza se e senza ma». Eppure Emiliano aveva aperto il suo elogio di Mellone con un tema assai concreto e assai sensibile: la tutela dei braccianti. «In bocca al lupo al sindaco che ha aperto la mia mente per tutelare i lavoratori delle campagne pugliesi con l’ordinanza di divieto di lavoro nelle ore più calde», era stato il post di Emiliano, parlando di un «sindaco che ha fatto cadere i miei pregiudizi ideologici, che mi ha insegnato a unire anziché a dividere». *(non è mai stato iscritto a Casa Pound ma a Azione Giovani, movimento giovanile di Alleanza Nazionale, ndr)
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